Spesso gli autori con cui lavoro mi domandano: ma come fai a individuare subito i buchi di trama? Da dove ti vengono tutte queste idee per risolverli? Non c’è un manuale che potrei leggere per migliorare la mia scrittura?
Certo che c’è. Anzi, ce ne sono diversi, e adoro consigliarli a chi scrive così come a chi, animato da una strana follia degna di un personaggio di Edgar Allan Poe (ma con lo spirito masochistico di Tafazzi), abbia deciso di intraprendere la perigliosa strada dell’editing.
“L’ufficio stampa è un lavoro di squadra”. Questo è quello che rispondo di getto ogni qual volta uno scrittore mi contatti per aver informazioni su come poter essere promosso insieme alla propria opera. “Se non si lavora in tandem” – aggiungo puntualmente – “non si va da nessuna parte”.
Blocco dello scrittore, “panico da pagina bianca”, blocco della creatività, ecc… Sono molti i nomi che vengono dati alla particolare, quanto fastidiosa, situazione nella quale potrebbe trovarsi uno scrittore. Molti scrittori e professionisti del mondo editoriale sono d’accordo nel dire che il blocco dello scrittore è quel momento di frustrazione che colpisce l’autore quando, dopo ore di lavoro, non sa più cosa scrivere.